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Olio extra vergine di oliva italiano: la rabbia e l’orgoglio – da Teatro Naturale

Di Redazione

Se dovessi tracciare un bilancio delle attività dell’Accademia Maestrod’olio durante quest’estate, non posso che essere estremamente soddisfatto. Gli sforzi, la caparbietà, la solita immancabile passione per l’olio extravergine artigianale di assoluta qualità, ha dato i suoi frutti.

Durante tutto il mese di luglio, sotto lo splendido porticato di Piazza San Michele a Lucca abbiamo creato insieme al mio gruppo “ELSE”, ExtraLucca Summer Edition, dove 24 aziende di olio italiane presentavano le loro ultime produzioni ancora in circolazione. Le cifre sono impressionanti; abbiamo venduto 1.456 bottiglie di olio, quasi tutte da 500 ml, a un prezzo che oscillava dai 16 ai 22 € a bottiglia.

Siamo rimasti aperti 10 ore al giorno e abbiamo parlato 5 lingue alle 10.400 persone che sono entrate incuriosite in un luogo che faceva degustare oli di grandissimo spessore. Per fare questo però avevamo bisogno di fare un esperimento; far sentire, al naso il primo olio che era irrimediabilmente difettoso, pagato 4/5 € al litro, quello della grande industria e poi tutti gli altri extravergine di eccellenza, in cui potevano apprezzare sia all’assaggio puro, sia col pane, le peculiarità, più dolci, oppure amare e piccanti. Il refrain era sempre il solito, un simpatico siparietto tra marito e moglie, con quasi sempre l’intromissione dei figli, che chiedevano di vedersi comprare l’olio che a loro piaceva di più.

Un esperimento oramai collaudato da tre anni e vincente, che richiama purtroppo solo un pubblico straniero. Solo una minima parte erano gli italiani incuriositi che passavano e men che meno i lucchesi che, se passavano, mi venivano a insegnare che l’olio più buono, esce dalle molazze di pietra, meglio con olive raccolte dopo quattro o cinque giorni.

Ho avuto un’accesa discussione con una famiglia Abruzzese che mi aveva contestato il prezzo troppo alto degli oli in vendita, che loro più di 5 o 6 € al litro a casa loro non riuscivano a venderlo e per quel motivo avevano impiantato 3 ettari col metodo super intensivo inserendo varietà spagnole…..c’è mancato poco che non li mandassi via a calci.

Mi chiedo ancora come non si riesca a comprendere che spendere 15 € per una bottiglia di olio vera e salubre, che dura almeno una settimana per una famiglia composta da 3, 4 persone, non sia buttare via soldi ma investirli in salute. Magari non ci accorgiamo che ne spendiamo altrettanti per una splendida bottiglia di birra artigianale, che dura il tempo di una pizza. Lo so; la birra, il vino, lo spritz ecc, si bevono, inebriano e danno un senso di gioia, l’olio se lo bevi, ti sembra di usare una medicina amara, che in alcuni casi può diventare una purga, ma non è così.

Sono rimasto sconvolto, quando, dopo un po’ di meritato riposo, sono andato con i miei due fidati collaboratori in erba, i miei figli di 9 e 6 anni in Sardegna nella costa meridionale dell’isola. Qualsiasi insalata, o pasta o tartare di pesce che ordinavi, al bar, al bagno, o al ristorante o ti arrivava la bottiglia rabbocata chiara di olio super industriale con dicitura “Oli extracomunitari”, o la famigerata bustina, sempre con oli provenienti dal Mediterraneo, che avrebbero dovuto, secondo i ristoratori, esaltare le loro pietanze.

La rabbia è nel vedere che chiunque, il consumatore, proveniente da qualsiasi città e regione d’Italia, senza distinzione di sesso, o ceto sociale, si fermasse ad assaggiare e a comprendere che quello che stava mettendo nel piatto era devastante, perché completamente avvinato, ossidato, in poche parole marcio. Perché nessuno oserebbe pasteggiare con una bottiglia di vino che odora di tappo e invece continuiamo a farci prendere per le mele nel degustare oli difettosi?

Queste sono le domande che spesso mi pongo a cui cerco di dare una risposta, continuando a lottare con tenacia. Intanto, in quest’estate di chiaro-scuro, qualche chef/ristoratore illuminato lo individuo ancora bene. A Lucca, grazie all’iniziativa “A tavola con Maestrod’olio, Samuele Cosentino, illuminato patron de “Gli Orti di Via Elisa” a creato una degustazione a 3€ con una selezione di 4 oli italiani vincitori della Corona Maestrod’olio. In due mesi di esperimento, ha venduto ai suoi clienti 430 “esperimenti con l’olio”, non male come inizio.